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Decreti “Cura Italia” e “Liquidità” – Disposizioni d’interesse per il comparto del microcredito

18 giugno 2020

 

Con il decreto cd. “Cura Italia” e il successivo decreto cd. “Liquidità” sono state accolte istanze, avanzate in questi ultimi anni dall’Ente Nazionale per il Microcredito, finalizzate a sviluppare il settore microfinanziario a supporto del rilancio del mondo professionale e della piccola e media impresa.

In questo momento di emergenza da COVID 19, queste disposizioni assumono un valore strategico per l’Ente, che opera mirando la sua mission al superamento della crisi sociale ed economica relativamente al settore della microfinanza.

Con il “Cura Italia” si è elevato da 25.000 a 40.000 euro l’importo massimo delle operazioni di microcredito imprenditoriale di cui all’art. 111, comma 1, lettera a) del TUB, prevedendo al contempo che il MEF adegui a tale disposizione le norme attuative recate dal decreto 17 ottobre 2014, n. 176. Si è attivata una serie di opportunità estensibili anche ai professionisti titolari di partita IVA individuale o societaria, che operano in Italia e costituiscono con i loro piccoli-medi studi l’ossatura portante del nostro sistema professionale.

L’estensione del limite a € 40.000 lascia immutata la previsione di un’ulteriore integrazione del finanziamento fino ad un massimo di € 10.000. Viene così introdotta la possibilità per i soggetti beneficiari, qualora ne ricorrano le condizioni, di ottenere un finanziamento complessivo massimo di 50.000 euro. L’erogazione del finanziamento aggiuntivo è ad erogazione frazionata e prevede precise condizioni:
a) il pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse;
b) lo sviluppo del progetto finanziato, attestato dal raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto e verificati dall’operatore di microcredito.

Il protocollo che il CNAPPC ha sottoscritto con l’Ente di l’Housing per il Microcredito, rientra nelle nuove disposizioni.

Per maggiori chiarimenti sui decreti sopra citati, per quanto attiene i finanziamenti erogati in regime di microcredito, si allega un Vademecum del Centro Studi dell’Ente Nazionale per il Microcredito.