Si allega un estratto di edilizia e territorio del Sole 24 Ore che sintetizza le novità contenute nella Legge Delega approvata in via definitiva che detta le regole sulla base delle quali il Governo sta scrivendo il nuovo Codice degli Appalti, che vuole fare entrare in vigore tra 4 mesi.
L’intervento politico del Consiglio Nazionale ha dato frutti importanti, soprattutto in fase di impostazione e filosofia del futuro Codice, ottenendo, tra l’altro:
- che vi siano linee guida e non il Regolamento, continuando così la nostra battaglia contro la burocratizzazione dei progetti e togliendo potere a chi, sulla scorta della conoscenza del comma e del sotto-comma, governa le scelte non sulla qualità bensì sulla attinenza regolamentare e sue interpretazioni;
- che il concorso sia la procedura normale per l’aggiudicazione dei progetti pubblici, limitando di molto l’uso dell’appalto integrato, riportando ad un soggetto le diverse fasi di progettazione, eliminando il massimo ribasso e rendendo accessibili i requisiti;
- che tra i criteri di valutazione conti il ciclo di vita dell’edificio e la sua sostenibilità ambientale;
- che i progetti pubblici siano, appunto, “pubblici” ovvero resi accessibili a tutti mediante un sito “open project” così che le scelte e la qualità siano evidenti; che in fase di programmazione siano sottoposti a dibattito pubblico.
- che la PA investa in programmazione e fattibilità, premiando con l’incentivo del 2% solo queste fasi;
- che i collaudatori, così come la scelta dei giurati delle commissioni aggiudicatrici, avvenga in specifici Albi.