L’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Monza e della Brianza ha scelto di far parte del Comitato SAN MAURIZIO: LA CHIESA DELLA MONACA composto da composto da: Duomo di Monza - Basilica di San Giovanni Battista e Fondazione Gaiani
L’obiettivo è quello di raccogliere il maggior numero di firme per promuovere la valorizzazione di San Maurizio che innanzi tutto è una chiesa, ma è anche luogo di arte e cultura.
La chiesa di San Maurizio è sussidiaria del Duomo di Monza e rappresenta un esempio straordinario di architettura e arte del Settecento, inoltre è un luogo associato al ricordo di Marianna de Leyva, figura che ispirò Alessandro Manzoni nel delineare il personaggio della Monaca di Monza.
Descrizione
La splendida facciata in cotto e marmo della chiesa di San Maurizio, già dedicata alle Sante Margherita e Caterina, appare serrata tra gli edifici di recente costruzione, senza perdere tuttavia il suo fascino. La sua fama s’intreccia alle vicende di Suor Virginia Maria De Leyva, la monaca di Monza che, nel 1589, a soli quattordici anni, prese il velo nel monastero di clausura annesso alla chiesa. Dell’antico monastero, soppresso nel 1785, rimangono solo alcune porzioni murarie, mentre l’originaria chiesa quattrocentesca venne totalmente riedificata tra il 1736 e il 1738. Riaperta solo nel 1881, l’aula ecclesiale vanta un apparato decorativo e pittorico di rara uniformità, incentrato sui maggiori interpreti del barocchetto lombardo: le prime tre campate della volta sono opera di Carlo Innocenzo Carloni (1740-42), con quadrature di Giuseppe Castelli e del Perucchetti, mentre alle pareti si conservano tele di Antonio Maria Ruggeri, Ambrogio Brambilla, del monzese Giambattista Gariboldi e di Francesco Corneliani.
Bisogni del luogo
Nei primi anni 2000 è stata realizzata la nuova copertura della chiesa che ha consentito di salvaguardarne la struttura e gli apparati decorativi. Tuttavia sono molti i bisogni di San Maurizio: da un punto di vista conservativo è necessario intervenire su infiltrazioni d'acqua che hanno danneggiato intonaci e porzioni di affresco; da un un punto di vista della valorizzazione dei beni, si evidenzia la presenza di un organo storico che necessita di restauro; da un punto di vista della fruizione, vi è il desiderio di ampliare la possibilità di accesso ai visitatori e di inserire la chiesa nei percorsi turistici della città.
Fino al 10 aprile 2025 sarà possibile votare “il nostro posto più amato” e contribuire così a tutelarlo, farlo conoscere e salvarlo da degrado e abbandono.